CETENA digitalizza le procedure di sicurezza delle navi
CETENA, il Centro di Ricerca navale di FINCANTIERI, ha digitalizzato le procedure di sicurezza SRtP (Safe Return to Port) grazie a soluzioni sviluppate al proprio interno con il supporto di Project Informatica e le soluzioni Samsung
14-07-2020La Trasformazione Digitale è uno dei temi più caldi di questo periodo storico dell’Information Technology: in ogni settore merceologico e industriale sono nati e sono stati sviluppati progetti che avevano al centro questa evoluzione dei processi organizzativi. Naturalmente uno dei settori trainanti del Made-in-Italy, il turismo crocieristico, non poteva non essere coinvolto ed è così che una delle punte di diamante dell’industria Italiana ed internazionale, la cantieristica con le aziende collegate, è entrata di diritto nel novero dei principali attori delle attività di progetto in questo settore.
Così CE.TE.NA , Centro per gli Studi di Tecnica Navale, centro di ricerca in ambito navale deGruppo Fincantieri e azienda che studia e realizza alcuni dei principali sistemi software per la gestione e la sicurezza delle navi da crociera, ha affrontato, in collaborazione con Project Informatica e con Samsung, la trasformazione digitale di uno dei più importanti strumenti di sicurezza della navigazione per le navi, il cosiddetto SRtP (Safe Return to Port), una procedura descritta in una serie di manuali finora cartacei (manuale SRtP) contenenti tutte le istruzioni da attuare in caso di incendio o allagamento sulla nave per ripristinare tutti i servizi principali (sicurezza, navigazione, comfort) permettendo così alla nave stessa di dirigersi ad un porto sicuro senza nessun soccorso esterno. Obbligatorio a bordo di tutte le navi da crociera e a disposizione in luoghi protetti e sicuri per il team di intervento dedicato, il manuale SRtP è costituito da migliaia di “libretti” (una per ogni scenario di incendio ed allagamento possibile sulla nave) e custodito al riparo ed è facilmente accessibile. «CETENA è il centro di eccellenza del Gruppo FINCANTIERI per ogni attività di Safe Return to Port – commenta Paolo Ceni, amministratore delegato di CETENA. SRtP è una norma cogente emessa dall’IMO (International Maritime Organization) e contenuta nella SOLAS (Safety of Life at Sea, convenzione internazionale sulla sicurezza di navigazione nell’ambito marittimo) che impone alle navi che superano una certa dimensione (quindi in particolare le navi da crociera) di disporre di tutta una serie di procedure a bordo per poter intervenire in caso di incidenti in un locale nella nave, per garantire il Safe Return to Port, cioè la possibilità di arrivare al porto più vicino a dove si è verificato l’incidente». CETENA quindi sviluppa un approccio di Risk Assessment con gli Uffici Tecnici della Divisione Navi da Crociera di Fincantieri, lavorando fianco a fianco con i progettisti su ogni singola nave per verificare «quali implicazioni possano intervenire se ci sono eventi di incendio o di allagamento».
Foto: Paolo Ceni, amministratore delegato di CETENA
Manuali pesanti
Il manuale SrtP contiene sia le azioni che devono svolgere i componenti del team dedicato al ripristino delle funzioni nave, sia una guida a come muoversi all’interno della nave per svolgere i compiti assegnati. «Su una grande nave da crociera di 140-150 mila tonnellate di stazza lorda oggi ha fino a 6000 persone a bordo, di cui circa 3000 sono equipaggio, - prosegue Ceni. Per navi così grandi i manuali cartacei SRtP possono arrivare a 1.000 in duplice copia, aggiungendo così un peso di 2 tonnellate di carta alla nave». Tutto questo considerando che la normativa prevede che un intervento SRtP si svolga in un tempo massimo di 1 ora. «Trasformare i manuali cartacei in manuali elettronici non ha comportato semplicemente rendere disponibili su tablet i contenuti convertiti in formato PDF, ma modificare tutta la procedura tradizionale. Infatti, in caso di incidente gli operatori devono: identificare la posizione dei manuali, trovare il manuale giusto, andare alla pagina corretta, tutte operazioni che richiedono tempo». La soluzione studiata da CETENA doveva consentire agli operatori di trovare tutte le informazioni necessarie per permettergli di intervenire nel tempo più breve possibile. «Ci siamo pertanto concentrati sul dare uno strumento di supporto all’operatore, il nostro software ASSIST, per rendere più efficace ed efficiente possibile l’intervento».
Sicurezza in mare e ricerca della soluzione
«Da circa una decina d’anni le normative internazionali hanno reso necessario dotarsi di procedure e strumenti adeguati per la sicurezza, quali il SRtP – è Alessandro Bonvicini, Responsabile dell’Ufficio Sicurezza in Mare di CETENA che parla -. Si devono studiare e verificare contemporaneamente un’ottantina di impianti nave, dedicati alla produzione dell’acqua, alla depurazione della nafta per i motori, alla gestione del condizionamento d’aria e alla sicurezza della navigazione». Per capire cosa avviene su una nave in caso di incidente, Bonvicini fa l’esempio di un incendio in un ristorante, ipotizzando che tutti gli impianti nell’area interessata vadano persi. «Cosa succede se perdo un tubo, un cavo, una valvola? Cioè, quali servizi sono stati in qualche modo influenzati? E come posso ripristinare il funzionamento della nave? È a queste domande che deve rispondere la verifica sugli impianti ed il manuale, che per le navi molto grandi può arrivare a comprendere migliaia di “libretti”». E non tutto si può automatizzare, per cui occorre tenere in considerazione anche la possibilità, da scongiurare, dell’errore umano. Quindi la sostituzione della carta non poteva essere l’unico obiettivo da perseguire per il progetto di CETENA. «Abbiamo cercato tutta una serie di caratteristiche dell’hardware da impiegare nella nostra soluzione, che ci consentissero di ottenere la cosiddetta Certificazione Navale e poi contattare un ente che certificasse che il prodotto da sostituire alla carta era più sicuro ed efficiente della carta». Per esempio, la ricerca di mercato è stata fortemente caratterizzata dalla necessità che i Tablet, soluzione scelta per sostituire la carta nella manualistica SRtP, avessero «le Certificazioni IP68 e MIL-STD 810G anti-shock e anti-caduta, caratteristiche essenziali per l’impiego dei tablet in ambiente navale».
La soluzione
Dopo un’attenta analisi, condotta con il supporto del team di specialisti Samsung, CETENA ha scelto i componenti della soluzione che sarebbe stata integrata con il proprio software ASSIST (shipboard operator Smart aSsISTant for SRtP): innanzi tutto, hardware Samsung, una quarantina di tablet Galaxy Tab Active Pro per ogni nave, dotati di software Knox Configure per la sicurezza e DeX per la completa integrazione con un tablet “master” di controllo. A questi sono stati aggiunti dei display interattivi touch screen da 32” Samsung PMF-BC collegati mediante interfaccia HDMI al tablet che opera come “master”, su cui gira ASSIST e che controlla gli altri tablet a disposizione degli operatori del team di sicurezza. «Le stazioni ASSIST installate sulle navi sono due, e comprendono due rack montati su appositi mobili in cui trovano spazio i tablet “master” e i tablet “client”, mentre il monitor touch integrato consente di operare ai responsabili – continua Bonvicini -. Le stazioni sono indipendenti e una è il backup dell’altra; una è posizionata dietro la plancia, in un locale identificato come Safety Center, mentre l’altra è nell’Engine Control Room, il locale da cui si comanda e si controllo il funzionamento di tutti i dispositivi meccanici della nave: motori, produzione di energia elettrica, distribuzione dell’acqua, condizionamento e via dicendo». I tablet, scelti per le loro caratteristiche di robustezza e resistenza all’ambiente (umidità, in particolare) e dotati di software sviluppato da CETENA, sono tra l’altro dotati di batterie che ne consentono il funzionamento stand-alone per 10-15 ore continuative: una caratteristica essenziale per il tipo di impiego in situazioni di emergenza.
Certificazioni e futuro
La soluzione CETENA è già stata implementata su una nave a gennaio 2020, «con grande soddisfazione di tutto l’equipaggio», sottolinea Bonvicini. Tra l’altro, uno dei vantaggi offerti dalla soluzione è quello di consentire «un aggiornamento immediato di tutta la documentazione, su tutti i dispositivi presenti a bordo», operazione per nulla scontata con il precedente sistema basato su manuali cartacei. Ancora, la possibilità di fruire di contenuti multimediali e multilingua, quindi facilmente comprensibili e assimilabili da tutti i membri dell’equipaggio. «Una delle attività più impegnative è stata quella relativa all’ottenimento delle certificazioni dell’enti di controllo navale (Lloyd’s Registrer) e l’accettazione da parte delle amministrazioni dei Paesi di cui le navi battono bandiera – aggiunge Bonvicini -: oggi abbiamo già ottenuto l’accettazione da parte dell’amministrazione Italiana, quella delle Isole Marshall, Bahamas, di Malta e Panama: stiamo dialogando con Norvegia, Francia e Bermuda». I prossimi passi del progetto quali saranno? Ce lo spiega ancora Paolo Ceni: «Stiamo lavorando per raggiungere un livello di integrazione ancora più elevato con i sistemi della nave attraverso il collegamento Wi-Fi con un occhio particolarmente attento al tema della sicurezza cibernetica. Infine, dare ulteriori livelli di funzioni multimediali ai dispositivi, quali per esempio la possibilità di parlare in modalità push-to-talk e addirittura via video».