Produttività

Bambini e smartphone:
guida per una prima
esperienza positiva

Scopri come il primo smartphone di tuo figlio può diventare un’opportunità per costruire un rapporto solido e basato sulla fiducia.

Per i più piccoli, il primo smartphone rappresenta un passaporto per la libertà. Ma gli adulti sanno che nuove libertà comportano anche nuovi rischi e, quando si tocca questo argomento, è difficile mediare tra il desiderio dei figli di diventare indipendenti e quello dei genitori di proteggerli, finendo per creare un clima di segretezza e sfiducia in casa. La soluzione? Stabilire fin dall’inizio modalità di comunicazione chiare sull’uso dello smartphone. Ecco qualche consiglio su come accompagnare i bambini nella loro prima esperienza con gli smartphone e assicurarsi che li usino responsabilmente.

Per
il suo primo Samsung Galaxy,
scegli un’opzione sostenibile
Prendi in considerazione l’idea di dare in permuta il tuo vecchio smartphone, oppure ripristina le impostazioni di fabbrica del tuo ultimo dispositivo e passalo a tuo figlio.

Rinuncia all’idea di controllo

Iniziamo da un caso da manuale: un genitore concede al figlio uno smartphone, ma lo usa come mezzo di punizione e controllo. Un approccio di questo tipo può portare a comportamenti ribelli e sotterfugi che non solo non garantiranno una navigazione online sicura da parte dei giovani utenti, ma impediranno anche di raggiungere lo scopo ultimo dell’educazione genitoriale: insegnare ai figli a essere autonomi e a non cacciarsi nei guai quando non sei con loro.

Perché non considerare lo smartphone come una risorsa da imparare a usare, invece che come uno strumento di punizione? Concordate un periodo di osservazione di qualche settimana o mese in cui monitorerai l’uso dello smartphone, ma solo nella misura necessaria per verificare che sia davvero responsabile. Ad esempio, potresti chiedere di controllare la cronologia dei browser una volta a settimana per i primi mesi, in modo da spiegare quali sono i siti web pericolosi.

La cosa più importante è parlare apertamente fin da subito con tuo figlio dei vostri reciproci obiettivi e dimostrare che intendi rispettare la sua indipendenza. Questo è il primo, fondamentale passo per instaurare un rapporto di fiducia quando si parla di smartphone.

Create un contratto di cittadinanza digitale insieme

Tutte le famiglie dovrebbero sottoscrivere un contratto quando consegnano ai figli il loro primo smartphone. Non deve essere per forza un documento intimidatorio o complesso: basta che sia una scusa per parlare delle vostre aspettative e di tutto ciò che lo smartphone potrà fare di buono per la nuova generazione.

Per prima cosa, chiedi a tuo figlio che cosa significa per lui cittadinanza digitale, poi dai la tua definizione. Puoi anche domandargli come ha intenzione di usare lo smartphone e raccontargli che cosa ti emoziona di più di questo importante traguardo (“Non vedo l’ora di mandarti messaggi stupidi!”). Poi condividete le vostre preoccupazioni: lui potrebbe temere che sbirci di nascosto i suoi messaggi, tu che lui ignori le chiamate quando c’è un’emergenza. Provate a capire insieme come placare tutte queste ansie.

Per finire, elaborate un contratto che rifletta questa conversazione. In qualsiasi forma si presenti, l’importante è che preveda una qualche ricompensa. Dopotutto, le tecniche di educazione più efficaci sono quelle che premiano i comportamenti virtuosi. Cosa ne dici di un gelato gratis per chi spegne il telefono alle 21.00 tutte le sere?

Metti in guardia sul cyberbullismo

Secondo le stime, il 21% dei ragazzi tra i 10 e i 18 anni ha subito qualche forma di cyberbullismo. Purtroppo, i segnali di questo fenomeno sono molto simili ai comportamenti tipici della fase adolescenziale: riservatezza e chiusura, assenze da scuola per malattia, cambi improvvisi di personalità. Per questo, parlare di cyberbullismo quando il bambino ne è già vittima può essere molto difficile.

L’ideale è mettere le mani avanti e insegnare ai figli a non dare corda ai cosiddetti “troll”. Spiega loro che, se si sentono aggrediti o maltrattati, possono tranquillamente parlarne con te e assicura che non interverrai senza il loro permesso (ad esempio, affrontando i genitori del responsabile al posto loro). Inoltre, fai presente che a volte il modo più efficace per evitare il cyberbullismo è anche il più semplice: se qualcuno manda provocazioni online, la regola è prima bloccare, poi fare domande.

Bando all’ipocrisia

Cerca di essere d’esempio ogni volta che puoi. Se vuoi insegnare a tuo figlio che è importante trascorrere un po’ di tempo con la famiglia lontano dallo schermo, lascia anche il tuo telefono in un’altra stanza. Oppure, se non vuoi che consulti i feed a tavola, assicurati che il tuo smartphone sia a debita distanza durante il pranzo o la cena.

La regola vale anche per il tuo comportamento online e per i limiti che ti imponi. Mostra a tuo figlio qualche esempio delle tue interazioni positive sui social media, invitandolo a imitarle. Sempre su questa linea, se vuoi che trascorra solo un certo numero di ore al giorno sui social media, insegnagli ad auto-regolarsi impostando i limiti dal menu Benessere digitale di Samsung Galaxy.

Responsabilizza i ragazzi lungo questo nuovo percorso

E assicurati che partano con il piede giusto!

Leggi anche queste storie